venerdì 22 febbraio 2008

ANIMA-LI


Tutti i padroni di un animale, e in particolare di un cane, si sono domandati almeno una volta se il loro amico e compagno di avventure abbia un'anima. Nella corso della storia questo argomento è stato trattato da nomi illustri e molti, tra i quali pensatori come Aristotele e Kant, si opposero a questa possibilità. Non sembrano pensarla così la maggior parte degli italiani, secondo un sondaggio commissionato all'Istituto Piepoli, secondo cui il 49 per cento degli intervistati si è detto convinto che gli animali l'anima ce l'hanno, punto e basta. Il dato curioso poi è che solo il 41 per cento degli intervistati possiede un animale e che se è vero che quasi la metà, dovendo indicare l'animale che sente più vicino all'uomo, pensa al cane, oltre un terzo, al secondo posto, indica la scimmia, che sorpassa di ben sei posizioni il gatto e il nobilissimo cavallo. Non solo ma nella classifica degli animali aventi spiritualità rientrano anche lucertole, orate, uccelli, insomma un riconoscimento generale alla spiritualità del mondo animale. In effetti già in passato molti si sono espressi a favore dell'esistenza di un'anima anche negli animali. Senza citare troppo come spesso accade Hugo "Guardate negli occhi il vostro cane, e provate a dire che non ha l'anima", anche la Chiesa non sempre si è opposta a questa possibilità. Se è vero che San Tommaso l'ha sempre negata, come non ricordare San Francesco che addirittura predicava agli animali? Anche Paolo VI avanzò l'idea che in paradiso potremmo rivedere gli animali del creato e Giovanni Paolo II, in un'udienza del '90, accennò all'"alito o soffio vitale" che anche le più umili bestioline ricevettero da Dio nei giorni della Creazione. In effetti non si capisce perchè l'uomo abbia "acquistato" l'esclusiva sull'anima escludendo gli altri esseri viventi, che non scordiamolo, fanno parte allo stesso diritto del mondo come noi. Siamo un popolo cresciuto e nutrito a Bambi e buonismo Disneyano o forse qualcosa di vero c'è? Certo, c'è anche chi (l'otto per cento degli intervistati), in un impeto di criticismo verso gli esseri viventi in generale, nega l'anima agli animali perché convinto che "l'anima non ce l'hanno neppure gli uomini". E quest'ultima affermazione mi sentirei di condividerla: come a dire che l'anima non dipende dalla razza o dalla specie ma va valutata singolarmente in ogni essere vivente...

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